C’è anche un mondo che sorride, un mondo orgoglioso del proprio lavoro, della propria indipendenza e del proprio sapere legato alla terra. Le facce di questo mondo inconsueto, quasi sorprendente, sono sfilate davanti all’obiettivo di un grande fotografo, Mauro Vallinotto, e sono diventate una mostra, “Il mondo che sorride; volti di Terra Madre”, che è stata inaugurata il 14 aprile 2011 in un nuovo spazio espositivo situato a San Salvario, in via Saluzzo 23/Bis a Torino. Si chiama “Spaziobianco”.
La mostra è composta da centinaia di facce, tutte sorridenti. Sono le immagini delle donne e degli uomini giunti a Torino da 161 Paesi per partecipare, nell’ottobre del 2010, al meeting di Terra Madre, patrocinato da Slow Food.
Mauro Vallinotto è riuscito in un’impresa che solo un grande fotografo può realizzare: rendere accattivanti, uniche, diversissime l’una dall’altra, fotografie scattate con un fondo fisso e nelle quali compaiono “solo” dei volti.
La mostra è composta da oltre centocinquanta fotografie di piccolo formato e da diverse gigantografie che sottolineano magnificamente, attraverso i dettagli e le espressioni, il carattere e la personalità dei protagonisti di Terra Madre.
Un video, curato dallo Studio Wolftech sulle note scelte da Mauro Pagani da brani dell’artista Badara Seck e dello stesso Pagani, proietta in loop (a dimensioni ancora più grandi) questa straordinaria carrellata di volti che trasmettono speranza ed allegria.
Mauro Vallinotto è, a partire dalla fine degli Anni Sessanta, uno dei più importanti fotografi italiani. Ha lavorato come inviato per L’Espresso, Panorama, Famiglia Cristiana e Il Venerdì di Repubblica. Nel primo decennio del Duemila Mauro Vallinotto è stato photoeditor di Specchio e de La Stampa. Questa mostra segna il suo ritorno alla fotografia “sul campo”.
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